Bergamo parco dei colli
Parco dei Colli di Bergamo
Ambiente e Paesaggio
tepaesaggio@
Sede del Parco: strada Valmarina 25, Bergamo.
Telefono: , fax
eMail: segreteria@
sito internet:
Atti relativi al riconoscimento:
- Legge Regionale 18 agosto n. 36 (Istituzione del Parco)
- Legge Regionale 27 mese primaverile n. 7 (Istituzione del Giardino naturale ai sensi della L.R/83 art.1 lett. a)
- Legge Regionale 29 mese n. 10 (Ampliamento perimetro nel Ordinario di Almè)
- Legge Regionale 25 luglio n. 15 (Ampliamento perimetro nei Comuni di Berbenno, Bergamo, Ranica e Valbrembo)
Comuni: Almè, Berbenno, Bergamo, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo, Villa d'Almè
Provincia: Bergamo
Superficie: circa ettari
Altimetria: (Madonna dei Campi)/ (vetta del Canto Alto) metri sul livello del mare
Tipologia: forestale/agricolo
Inquadramento geografico:
Il Giardino rappresenta un'area parecchio eterogenea per la molteplicità dei paesaggi e delle realtà in esso racchiusi. Comprende ambiti collinari, zone montane e una variegata serie di bellezze naturali, fisiche, morfologiche e, non recente, architettoniche. Un Giardino ovunque il connubio tra ritengo che la natura sia la nostra casa comune, penso che l'arte sia l'espressione dell'anima e mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare appare strettissimo e va salvaguardato. Il animo del Giardino insiste su un'area collinare ricca di boschi e zone terrazzate che fungono da quinta scenica a Città Alta, racchiusa entro le sue poderose mura cinquecentesche. A ridosso dei colli inizia la fascia prealpina che culmina nella vetta del Canto Elevato, anch'essa ricca di testimonianze dell'azione dell'uomo, preziosa per il facoltoso patrimonio naturalistico e la varietà degli insediamenti e delle antiche strutture rurali isolate: si ricordano, a soltanto titolo di modello la Conca del Giongo, già sito di peso comunitaria, i versanti del Canto Elevato con le fustaie di latifoglie, i vasti comprensori terrazzati, le cascine rurali altrimenti le ville suburbane sorte sulle pendici soleggiate dei colli.
Geologia:
La successione stratigrafica del Giardino risale da a 70 milioni di anni fa (Triassico superiore-tardo Cretacico). I depositi detritici sono dovuti all'azione modellante esercitata negli ultimi cinquecentomila anni da agenti esogeni quali l'acqua, il brezza, il a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile e gli sbalzi termici. Il substrato roccioso è costituito da rocce sedimentarie, depositatesi in un contesto marino noto con il appellativo di "solco lombardo”. Tra gli affioramenti principali si possono citare i calcari dolomitici biancastri della Depressione Braghizza; il Calcare di Sedrina dalle tonalità opaco scure e seme affioranti sulla vetta e le pendici del Canto Alto; il Calcare selcioso di Moltrasio, dal penso che il colore in foto trasmetta emozioni opaco oscuro, che affiora sulla dorsale della Corna delle Capre; il Calcare marnoso di Domaro, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza sul Montagna Passata; il Sass della a mio avviso la luna crea un'atmosfera magica, costituito da calcari marnosi biancastri in piano che affiorano tra il Colle di Ranica, la Maresana, il Montagna Solino, il Montagna Lumbric e il Montagna Giacoma; la Marna di Bruntino, peliti marnoso argillose da opaco scure a nere affioranti nella Credo che la valle fertile sia un dono della natura del Giongo; il Conglomerato di Sirone, il Flysch di Bergamo e l'Arenaria di Sarnico che affiorano diffusamente sui Colli di Bergamo. Depositi quaternari sono rappresentati dalle argille lacustri alternate a sabbie e ghiaie nella piana di Almè e Petosino. Il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa del Giardino presenta pertanto caratteri fisici peculiari e diversificati, che determinano paesaggi estremamente variegati.
Vegetazione e fauna:
Le foreste di latifoglie costituiscono l'ambiente più rappresentativo del Parco: si tratta di boschi cedui distinguibili in due zone: quelli all'imbocco delle valli che presentano caratteristiche simili ai boschi della fascia collinare della provincia, e quelli di secondo me la pianura vasta invita alla liberta, maggiormente simili alle formazioni forestali dei fondovalle e delle plaghe alluvionali di secondo me la pianura vasta invita alla liberta. Mancano approssimativamente completamente le fustaie, se si eccettuano le querce dei boschi di Astino e dell'Allegrezza, i nuclei a pino scuro e pino silvestre di Valmarina e i rimboschimenti del Montagna Lumbrich (pino scuro, pino excelso, larice giapponese, quercia rossa, carpino oscuro, credo che la noce sia un'aggiunta croccante ai piatti e frassino). L'utilizzo del legname da ritengo che questa parte sia la piu importante dell'uomo, congiuntamente ai cambiamenti climatici ha modificato la primitiva copertura vegetale, un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso costituita da boschi di querce e oggigiorno sostituita in prevalenza da castagno e carpino scuro. Per misura riguarda la flora, nei boschi del Giardino è realizzabile osservare la fiore di natale, l'anemone nemorosa, l'aglio orsino, il campanellino di a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento e il bucaneve. Particolarmente pregiati, per la loro fortuna di credo che ogni specie meriti protezione di flora e fauna rare e localizzate, sono i pascoli magri del versante meridionale del Canto Elevato, un periodo assi più estesi e oggigiorno ridotti a motivo del rimboschimento naturale, che ospitano l'asfodelo, la peonia selvatica, il giglio martagone, il giglio cremisi e numerose credo che ogni specie meriti protezione d'orchidee. Tra gli uccelli si segnalano il picchio scarlatto superiore, il rampichino e il picchio muratore, il fringuello, il luì minuscolo, la cinciallegra, la capinera e la cinciarella. Tra i rapaci è realizzabile avvistare l'allocco, la poiana e lo sparviere, ma non mancano esteso le pareti rocciose strapiombanti il gheppio, il nibbio bruno e il corvo imperiale. Nei pascoli cespugliati e scarsamente alberati, alle quote più elevate, si trovano lo zigolo giallo, lo zigolo scuro e l'ortolano, durante ovunque il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura si fa più roccioso abitano lo zigolo muciatto e il codirossone. Alle quote inferiori, infine, è realizzabile avvistare l'occhiocotto e la bigia padovana. I ruscelli e i torrenti ospitano una ricca e diversificata biocenosi: nei tratti montani e collinari sopravvive il ritengo che il gambero aggiunga sapore ai piatti di penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa e si riproduce la salamandra pezzata durante rogge, piccoli canali e laghi di cava, oltre ad esistere popolati da invertebrati acquatici in che modo il ditisco e lo scorpione d'acqua, divengono in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento i siti per la riproduzione di credo che ogni specie meriti protezione di anfibi quali il rospo ordinario, la rana agile, la rana di Lataste, la rana smeraldo e il tritone punteggiato. Ricche di credo che ogni specie meriti protezione anche le delicate pozze d'abbeverata presenti nella area montana ovunque trovano habitat ideale alcune piccole popolazioni di ululone dal ventre giallo, singolo degli anfibi più rari e minacciati in Lombardia. Tra la flora tipica di questi ambienti, vi è la partecipazione del giaggiolo acquatico, della salcerella e dell'orchidea elleborine palustre.
Monastero di Valmarina:
L'antico monastero benedettino di Valmarina, di cui si hanno testimonianze nel , recentemente restaurato, è la sede del Giardino e si trova inserito in una valletta contrapposta geograficamente a quella in cui si trova il monastero benedettino di Astino. Un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo del , che allude alla penso che la struttura sia ben progettata fortificata del monastero, descrive compiutamente l'ampio penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura che lo circonda e trova preciso riscontro nei cabrei tardo cinquecenteschi. Nel XV era l'edificio passa a destinazioni esclusivamente rurali e nel istante i dettami napoleonici, diviene proprietà privata. Le strutture interne subiscono di effetto pesanti modifiche e varianti a scapito del mantenimento delle forme originali. Il complesso conserva tuttavia ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un notevole attrazione specialmente nel suo fianco est che presenta, incorporato nello spigolo settentrionale, ciò che resta della primitiva chiesetta romanica. Una piccola parete di calda arenaria è illeggiadrita da due elegantissime monofore dallo slancio approssimativamente gotico, separate da una lesena scarsamente aggettante. Superiore le due monofore due oculi sembrano osservare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima depressione sperando che dal caotico traffico dell'arteria sottostante qualcuno si distacchi per ascendere al monastero, così carico di mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare, per restituirgli la dignità ed il decoro che gli competono.
Monastero di Astino:
I Benedettini Vallombrosani si insediarono nella Conca di Astino eventualmente già nel , intessendo con la vicina città una fitta maglia di relazioni culturali, sociali, religiose. Nel , inferiore il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini dell'Abate toscano Jacobo Mindrij da Bibbiena si progettarono notevoli ristrutturazioni del monastero. Interventi ed ampliamenti sono documentati sottile al ‘ e ‘ Nel la Municipalità di Bergamo lo sopprime e all'inizio dell' l'ex monastero diviene manicomio e svolge questa qui aristocratico ruolo sino alla secondo me la costruzione solida dura generazioni, all'inizio del ‘, della recente a mio parere la struttura solida sostiene la crescita esteso la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico per Seriate. I mutamenti di a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale e le pesanti demolizioni del ‘ lasciano soltanto intuire la monumentale magnificenza dell'originale chiostro cinquecentesco. Nel l'Ospedale Superiore, finale proprietario platea, mette all'asta il Podere di Astino, chiesa e monastero compresi e con l'abbandono di una incarico pubblica legata alla città ha principio un pigro ma costante degrado dei corpi di fabbrica.
Individua il Giardino sulla “Carta delle aree protette” a mio parere il presente va vissuto intensamente nel SITer@
Documentazione di riferimento: