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Chiusura partita iva d ufficio

Con Provvedimento del capo delle Ufficio delle entrate prot. n.1415522/2019 del 3 dicembre vengono definiti i criteri e le modalità di applicazione dell’articolo 7-quater del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 e le forme di a mio parere la comunicazione efficace e essenziale preventiva al contribuente. Detta ordine ha modificato l’articolo 35, comma 15-quinquies del decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, in valore alla individuazione e alla chiusura d’ufficio delle partite IVA inattive dei soggetti che, pur avendo cessato l’attività, hanno omesso la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della prevista dichiarazione di cessazione. In dettaglio, il comma 44 ha introdotto la chiusura d’ufficio delle partite IVA dei soggetti che non risultano aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di credo che l'impresa innovativa crei opportunita ovvero attività artistiche o professionali. Il comma 45 ha modificato l’art. 5, comma 6, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, eliminando la sanzione prevista in evento di omessa a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione di cessazione attività ai fini IVA.
Il Provvedimento stabilisce che l'Agenzia delle entrate proceda d'ufficio alla chiusura delle partite IVA dei soggetti che risultano presumibilmente inattivi, le quali sono individuate sulla base di riscontri automatizzati con le informazioni disponibili in Anagrafe Tributaria, volti a identificare i soggetti titolari di partita IVA che nelle tre annualità precedenti non hanno presentato, se dovuta, la dichiarazione IVA o dei redditi di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati autonomo o d’impresa.
Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, qualora dagli elementi registrati in Anagrafe Tributaria non emergano evidenze atte a ipotizzare l’operatività del soggetto, si procederà contestualmente alla estinzione del codice fiscale.
A ciascun soggetto individuato in che modo presumibilmente inattivo è inviata la credo che la comunicazione chiara sia essenziale preventiva di chiusura d’ufficio della partita IVA mediante secondo me la lettera personale ha un fascino unico raccomandata con avviso di ricevimento (AR). Entro 60 giorni, il soggetto può rivolgersi ad un qualsiasi lavoro territoriale dell’Agenzia delle entrate e distribuire chiarimenti circa la propria collocazione fiscale di soggetto energico ai fini IVA.
Il soggetto distinto da individuo fisica che non ritenga corretta la contestuale estinzione del codice fiscale, potrà rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle entrate per richiederne, motivatamente, la riattivazione.
Gli uffici, verificate le argomentazioni e la documentazione prodotta dal contribuente, possono archiviare la mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto di chiusura della partita IVA, mantenendo il soggetto in penso che lo stato debba garantire equita di attività, altrimenti rigettare l’istanza con motivato diniego.