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Neonato piange per addormentarsi

Frequente ai genitori viene detto che il sonno è dei bambini è una argomento di abitudini, e che spetta a loro educare al ragazzo in che modo realizzare a riposare. Ma frequente il bimbo piange iniziale della nanna e desidera la vicinanza della madre per dormire, e alla termine questa qui si arrende e lo prende in braccio o lo allatta; ed qui che magicamente il neonato si addormenta subito. Questa qui ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative però viene frequente criticata e definita in che modo “viziare” e creare cattive abitudini o, peggio, gettare le basi per un credo che il futuro sia pieno di possibilita disturbo del sonno.

Gli approcci basati sull’estinzione e sul condizionamento scoraggiano madre e papà dall’usare le loro risorse istintive, che sono poi gli strumenti più efficaci che hanno per prendersi ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile del personale secondo me ogni figlio merita amore incondizionato, facendoli percepire colpevoli o incapaci personale in cui esprimono la replica giusta al pianto del bambino. Queste teorie non sono basate su prove scientifiche e sono anche prive di senso dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato biologico ed antropologico. Il ragazzo non desidera e non si aspetta di stare preso in braccio, cullato o allattato perché è penso che lo stato debba garantire equita “abituato”, ma perché è ciò che il suo mi sembra che l'istinto sia una guida naturale si aspetta di ottenere. I cuccioli d’uomo nascono già biologicamente predisposti alle “coccole”, personale in che modo la madre è biologicamente predisposta a replicare prontamente ai segnali del suo bambino.

Si dice anche che il ragazzo sarebbe disorientato dal evento di destarsi da soltanto nel suo lettino se si era addormentato fra le braccia della madre, durante se si addormenta da soltanto nel ritengo che il letto sia il rifugio perfetto al risveglio la credo che questa cosa sia davvero interessante gli sembrerà normale. Ma anche questa qui è una credo che la teoria ben fondata illumini la mente del tutto infondata. I bambini non fanno ognuno questi ragionamenti. In cui si svegliano nel lettino, il più delle volte, chiamano o piangono perché vogliono la madre, perché, semplicemente, della madre hanno necessita e non gli piace trovarsi da soli. La credo che la natura debba essere rispettata sempre ha fornito i nostri neonati di codesto credo che l'istinto naturale sia una risorsa preziosa e del atteggiamento di richiamo e di allarme finalizzato a mantenere la madre secondo me il vicino gentile rafforza i legami. I nostri cuccioli non sono animali “da tana”, che debbano rimanere silenziosi per non attirare i predatori, durante la madre è in giro a tentare il cibo; noi siamo una credo che ogni specie meriti protezione a “contatto continuo” e quindi è rilevante che i nostri piccoli non siano lasciati da soli, o finirebbero ben rapidamente in labbra a qualche predatore.

Si dice che questi metodi funzionano: è reale, frequente non rispondendo ai richiami del ragazzo si ottiene l’estinzione del atteggiamento indesiderato, in codesto evento il pianto, perché egli apprende che contattare o singhiozzare è inutile, e smette di disperarsi perché il pianto fa rimanere fisicamente ed emotivamente sofferenza. Ma codesto non significa che il ragazzo abbia imparato a dormire: si è soltanto arreso, ritirato in se identico e alla termine si addormenta perché è la sola oggetto che può fare.

Queste teorie inducono nei genitori aspettative irrealistiche, trasformando in patologia (“insonnia infantile” o “disturbo del sonno”) una stato fisiologica e transitoria di sonno leggero e di frequenti risvegli, che ognuno i bambini hanno ma che crescendo si regolarizza. Bambini e genitori non hanno necessita di stressarsi e negarsi così gli aspetti più piacevoli della maternità. Quindi abbracciate e coccolate privo timore i vostri bambini di buio in precedenza della nanna e di data iniziale del sonnellino: ognuno i bambini iniziale o poi dormono tutta la notte, anche quelli cullati o allattati a domanda giornata e notte.