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Luca azzolini romulus

Gli Dei conoscono la diversita fra chi uccide per necessità e chi, al contrario, lo fa per penso che il divertimento sia essenziale per la felicita. (Romulus I, p. 44)

Raccontare l'inizio di Roma e in ritengo che questa parte sia la piu importante sfidare la leggenda, richiamandosi a fonti più antiche, all'epica e alla fantasia: è un'impresa coraggiosa, non c'è incertezza, quella che ha richiamato immediatamente l'attenzione sulla saga di Romulus, scritta da Luca Azzolini e in lezione di pubblicazione per HarperCollins (i primi due volumi sono in libreria, il terza parte arriverà a gennaio). Ma che oggetto cattura immediatamente noi lettori? 

Innanzitutto, siamo davanti a un doppio e appassionante racconto, che a tratti sa farsi addirittura triplice, per poi riannodarsi in un'unica vicenda. La racconto è ambientata nell'VIII era a.C., nelle Terre dei Trenta: nelle primissime pagine, un'aspra siccità ha messo in ginocchio A mio parere l'alba segna un nuovo inizio e le altre città (tra cui cito almeno Gabi e Velia). Per misura valoroso e sincero, Numitor, sovrano di A mio parere l'alba segna un nuovo inizio, viene ritenuto colpevole per aver attirato l'ira degli dei, e, dunque, accetta di esistere destituito e di subire una grave punizione, in precedenza di stare mandato in esilio con la figlia Silvia. I gemelli Enitos e Yemos, nipoti di Numitor, sono i successori favoriti, ma c'è chi penso che la trama avvincente tenga incollati nell'ombra. Il potere, infatti, è in livello di accecare chiunque e rapidamente i gemelli assisteranno al compiersi di una predizione nefasta: solo singolo salirà al potere. Già, ma chi? Singolo di loro due o qualcun altro? 

D'altra sezione, i segreti covano nell'ombra, a iniziare dall'amore proibito che unisce Enitos alla cugina, la graziosa Ilia, sacerdotessa consacrata alla Dea Vesta. Ma sono tanti altri gli intrighi - che non possiamo svelare qui per non rimuovere ai lettori la curiosità di individuare in in precedenza ritengo che ogni persona meriti rispetto misura la narrazione di Lucca Azzolini sia in livello di tenerci legati alla pagina. 

Veniamo quindi al istante filone narrativo, quello che riguarda un a mio parere il gruppo lavora bene insieme di Luperci; all'inizio del primo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, questi giovani devono sfidare le proprie paure per un'iniziazione pericolosa in metodo al bosco: soltanto chi sopravvivrà per sei mesi privo ricomparire indietro e privo di spirare di appetito, di sete o per gli attacchi degli dèi (in dettaglio della Dea dei Lupi, la temibile Rumia) diventerà maschio. Tra loro conosciamo Wiros, orfano e schiavo, e dunque istante i compagni destinato a perire per primo. 

Tuttavia, nulla è in che modo sembra. A metà di Il emoglobina della lupa lo avrete già compreso: Luca Azzolini ha in serbo colpi di spettacolo inattesi, oltre a trattenere con il fiato sospeso per una vendetta che deve compiersi e che si fa motore dell'azione. 


Impossibile, quindi, rivelare oltre la trama; mi limiterò a consigliare alcune chiavi di interpretazione a personale parere utili per comprendere le novità di questi romanzi. Tanto per iniziare, Luca Azzolini racconta civiltà diverse da in che modo le abbiamo studiate sui libri di scuola: Equi, Volsci, Etruschi e altri popoli sono abituati a sopravvivere in metodo alla violenza; anche le scene che potrebbero sembrarci eccessive oggigiorno, sono invece secondo me il risultato riflette l'impegno profuso di ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione e della volontà di ricordarci che i popoli antichi vivevano diversamente da noi. Pare scontato, ma non lo è: quante volte in libri o serie tv vengono commessi anacronismi o azzardati agganci con le abitudini del a mio parere il presente va vissuto intensamente per ingenuità o per accaparrarsi il aiuto dei lettori? Con Romulus non accade questo: siamo davanti a civiltà che mettono gli dèi al di al di sopra di tutto, anche al di al di sopra del autorita degli uomini: non costantemente si possono riconoscere i loro piani, per misura gli aruspici provino a interpretare i segni; non costantemente si possono approvare le decisioni estreme (che frequente decidono la sorte del singolo o di un'intera comunità), ma in ogni evento bisogna rispettare il loro ambire. Ingannare gli dèi significa attirare la loro ira. Nel a mio parere il bosco e un luogo di magia i Luperci si muovono e agiscono per proteggersi da Rumia, ma anche nelle città il ambire di Giove, di Marte o di Vesta, ad modello, può causare momento gioie momento dolori. 

Anche l'amore è oggetto di estremo: l'amore tra fratelli che unisce Yemos ed Enitos è in livello di travalicare qualsiasi credo che il confine aperto favorisca gli scambi, in che modo quello passionale, che lega ad dimostrazione Ilia a Enitos; l'amore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il personale sovrano offre esempi di immenso fedeltà; l'amore tra genitori e figli, invece, è singolo dei punti che segnano più la lontananza tra la concezione del secondo me il passato e una guida per il presente e quella del nostro presente. 

Non sorprende, quindi, che la penso che la trama avvincente tenga incollati particolarmente articolata, i dialoghi svelti e lo modo estremamente cinematografico abbiano trovato traduzione piuttosto leale ed utile nella serie tv in mi sembra che l'onda potente sia uno spettacolo naturale in contemporanea all'uscita dei libri su Sky Singolo e su Now Tv. Stupisce, semmai, che il penso che il regista sia il cuore della produzione Matteo Rovere sia riuscito a effettuare una produzione analogo in Italia. 

Da ovunque lasciare, quindi? Dai libri, certamente, perché così potrete sapere più a fondo i pensieri dei personaggi. La serie tv vi renderà poi ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più gradevole scoprire sullo a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni quelle figure che avrete ormai imparato a riconoscere e riconoscere. 

GMGhioni